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Psoriasi e lavoro

Il benessere a lavoro

Consigli per una corretta gestione della psoriasi sul luogo di lavoro

Il lavoro gioca un ruolo molto importante nella vita di chiunque, ed è fondamentale, quando si lavora, sentirsi bene ed essere produttivi. È possibile farlo anche se si soffre di psoriasi: andiamo a vedere insieme alcuni consigli per riuscirci!

Spesso non ci riflettiamo, ma l’ambiente di lavoro è quello che frequentiamo per la maggior parte della nostra giornata, e quindi il nostro benessere, o malessere, sul lavoro si riflette, in modo inevitabile, sul nostro umore complessivo.
E se questo è vero per tutti, lo è ancor di più per chi soffre di una patologia cronica come la psoriasi, in cui lo stress può giocare un ruolo cruciale nella gestione della patologia. Ecco perché, se hai la psoriasi e lavori, è importante che tu possa sentirti accolto e a tuo agio sul luogo di lavoro.
Per farlo, devi fare attenzione a due tipi di fattori: quelli psicologici e quelli pratici.

Fattori psicologici

Gli studi scientifici indicano che la psoriasi può avere un impatto negativo profondo sulle capacità lavorative di chi ne soffre, perché contribuisce alla perdita di giorni di lavoro, influenza negativamente le possibilità di trovare un impiego, le prospettive di carriera e il reddito potenziale. La vergogna e la ridotta stima di sé sono alcuni dei sentimenti che contribuiscono a queste limitazioni1.
Per evitare questo possibile disagio psicologico, il primo passo è parlare ai tuo colleghi della psoriasi, tranquillizzandoli, se necessario, sul fatto che non è contagiosa; infatti, considerando l’ampia diffusione della patologia in questione, è molto probabile che qualche vostro collega abbia un parente, un amico, un conoscente che ne soffre, e che quindi possa comprendere a pieno il tuo problema.
Ricordati, poi, che, poiché lo stress è uno dei , è importante gestirlo al meglio: parlane apertamente con il tuo superiore, e spiegagli che per supportare il tuo benessere e la tua produttività è importante evitare turni troppo stancanti e fare pause durante la giornata lavorativa. Ad ogni modo dopo l’orario di lavoro dedicati ad attività piacevoli, che possano rilassarti e ridurre lo stress accumulato. Nel caso in cui, nonostante questa accortezza, il disagio legato alla psoriasi dovesse influenzare comunque la tua vita lavorativa, la scelta migliore potrebbe essere quella di affrontare il problema di petto e chiedere un supporto psicologico.

Il lavoro manuale  

Fattori pratici

Oltre ad essere accettati dai colleghi e vivere in modo sereno la vostra psoriasi, un altro aspetto fondamentale è quello che riguarda il grado di confort del luogo di lavoro: per evitare il peggioramento dei sintomi, è, infatti, necessario che l’ambiente lavorativo sia confortevole. Ecco alcuni consigli pratici per riuscirsi:

  • Temperatura: condizionatori d’aria in estate e termosifoni in inverno garantiscono una temperatura costante, ma possono creare problemi, perché l’aria secca può peggiorare i sintomi e le lesioni da grattamento. Cerca, quindi, di far regolare, in modo appropriato, i condizionatori in estate (un clima fresco va bene, ma evita temperature polari) e di pretendere umidificatori d’aria in inverno. In generale, inoltre, evita, per quanto possibile, gli ambienti troppo caldi, che causano un’eccessiva sudorazione, e fai cambiare spesso aria all’interno dell’ufficio.  
  • Pulizia: un ambiente pulito è utile a tutti, certo; ma nel caso della psoriasi, e anche di altre malattie della pelle, la polvere può essere un fattore aggravante dei sintomi, e soprattutto del più fastidioso di essi: il . Chiedi quindi, se possibile, che la tua stanza sia pulita con particolare attenzione, o, se necessario, fallo tu, magari con la collaborazione dei colleghi con cui condividi l’ufficio. 
  • Abbigliamento: la scelta dei vestiti più adatti dipende dall’attività lavorativa, ma vi sono alcuni consigli di base che è bene seguire. Se svolgi mansioni fisicamente impegnative, o se stazioni in ambienti particolarmente caldi o umidi, scegli di indossare tessuti in fibre naturali che, quindi, non si surriscaldano troppo, agevolano la traspirazione e limitano i danni causati dall’attrito tra pelle e tessuti. Nella stagione fredda, poi, evita di indossare lana direttamente a contatto con la pelle, perché può essere molto irritante. 
  • Rischi: sebbene non vi siano lavori “vietati” per chi soffre di psoriasi, è noto che piccoli traumi possono causare la comparsa di nuove lesioni e il peggioramento di lesioni esistenti, e lo stesso rischio è legato all’utilizzo di sostanze chimiche o polveri potenzialmente irritanti. Se svolgi un lavoro che ti può esporre a tali rischi, e non ti è possibile cambiare mansione, cerca di indossare tutte le protezioni più idonee per evitare incidenti.
In conclusione, se è vero che la psoriasi può incidere sul tuo lavoro, è altrettanto vero, e forse anche di più, che è possibile avere una vita lavorativa serena, produttiva e di successo anche se si soffre di psoriasi: il tuo capo ed i vostri colleghi devono essere i tuoi alleati, e tu hai pienamente diritto di lavorare in un ambiente, e con uno stile, salubre.

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